Salvata la Sula!

LA NAZIONE - CASTELNUOVO MAGRA – 10 maggio 2017 - articolo di Massimo Merluzzi

Salvata dalla demolizione storica ‘Sula’ in vetroresina

 
LA PASSIONE li porta in giro tra le onde, condividendo le emozioni e aiutandosi nelle difficoltà come sanno fare gli uomini di mare. E se aggiungiamo allo spirito di solidarietà tra marinai il fatto che Ezio e Manuele Micocci sono anche padre e figlio la storia è completa. Gente di mare e velisti convinti, per una sera stelle al Gran Galà dedicato al mare. I due castelnovesi, Manuele è consigliere e ex assessore del Comune, hanno visto premiata una loro «follia» dettata dall’amore per la disciplina. E il loro lavoro di mesi in cantiere è stato apprezzato da una rivista specializzata che li ha premiati consegnandogli il premio nel corso della notte della Vela che si è disputata a Santa Margherita Ligure. Insieme al miglior velista dell’anno hanno ritirato il premio Ezio e Manuele che hanno rimesso in acqua Sula, una barca di 9.25 metri, che rappresenta un punto di snodo fondamentale nella storia della barca a vela. E’ stata infatti il primo modello in vetroresina e essendo prodotto in 1600 esemplari ha dato il via alla realizzazione in serie.
LA SULA era abbandonata, in disuso, in un cantiere di Fiumaretta. Manuele girando sul web l’ha vista e non si è lasciato scappare l’occasione. Insieme al papà hanno deciso che quella barca storica, datata 1972 anche se il progetto di imbarcazione è nato del 1967, dovesse tornare a solcare il mare. E per sei mesi hanno dedicato tempo, pazienza e denaro a ricostruirla completamente. Dallo scafo agli interni, impiati elettrici, albero, motore di 25 cavalli.
«Il giorno del varo – racconta Manuele Micocci – eravamo insieme agli amici sul molo e abbiamo soltanto sperato che non affondasse. Per mesi ci siamo impegnati con grande attenzione mettendo insieme le nozioni che mio padre, per anni navigante e il sottoscritto, abbiamo imparato nel tempo. Chi va per mare deve sapersela cavare anche perchè al minimo problema non si può certo chiamare un meccanico».

La Sula è un uccello che migra nell’Atlantico ed è il nome originale dell’imbarcazione. «Lo abbiamo trovato nei documenti – continua – e considerato che questa barca ha fatto il giro del mondo e vinto regate non ce la siamo sentita di modificarlo. Abbiamo ritrovato all’interno dello scafo documenti che testimoniavano i tanti viaggi portati a termine». La storia è stata segnalata a una rivista di vela e così nel corso della cerimonia di premiazione dello sportivo dell’anno il premio speciale per il miglior progetto è andato a Ezio e Manuele Micocci. «E’ stato un po’ come andare alla notte degli Oscar – conclude – e ricevere la statuetta come miglior cortometraggio anche se non come attori protagonisti. Non eravamo i piu’ bravi velisti ma il nostro sacrificio ha suscitato curiosità ed è stato apprezzato».

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